Il documentario di Laura Aprati e Marco Bova verrà proiettato il 20 novembre in occasione di “Children on the Move, diritti senza confini”, convegno organizzato da FMSI.
Le donne che emigrano e le donne che accolgono. Dal Kurdistan al Libano, osservate nella loro disillusione e nella loro vitalità combattiva con la guerra come sfondo mentre muove tutti i fili delle emozioni. Il documentario “La forza delle donne” di Laura Aprati e Marco Bova verrà proiettato il 20 novembre durante del convegno organizzato da FMSI “Children on the Move, diritti senza Confini”, in occasione dei dieci anni di attività e della giornata internazionale dei diritti dell’infanzia. L’appuntamento è nella Sala del Refettorio a Palazzo San Macuto (Roma) alle 10:30.
Come si convive con la fame, la perdita di tutto ciò che si ha, con le bombe, con la necessità di lasciare la propria casa e la propria terra. Quale futuro si cerca? “La forza delle donne” racconta i problemi di conflitti e migrazioni attraverso la diversità di genere delle sue protagoniste. Donne di tutti gli strati sociali, di religioni diverse, di etnie diverse accomunate dalle difficoltà quotidiane, dalla gestione delle famiglie, da responsabilità sempre più gravose. Il rapporto con i figli in una società dove l’uomo è dominante ma in tempi di guerra diventa l’anello debole. Musulmane, yazide, cristiane, siriane, a fare loro da cornice Rima Karaki. Rima è una giornalista libanese, va in onda senza velo ed è diventata famosa per aver tolto la linea in diretta ad uno sceicco che non rispettava la parità di genere.
Fra i punti di forza di questo lavoro il confronto generazionale fra i suoi due autori: Laura Aprati, giornalista e autrice televisiva con una lunga storia alle spalle; e Marco Bova, giovanissimo e brillante regista. Il documentario è stato supportato da Focsiv ed è dedicato a Shifa Gardi di Rudaw Tv e Veronique Robert di France 2, giornaliste morte tragicamente a Mosul.