Durante l’Angelus della prima domenica dell’Avvento, Papa Francesco ha rivolto una lunga riflessione alla situazione siriana spesso dimenticata dai media:
“In questo momento vorrei fare mia la speranza di pace dei bambini della Siria, l’amata Siria, martoriata da una guerra che dura ormai da otto anni.”
E così ha acceso il cero all’insegna di un particolare augurio:
“Questa fiamma e le tante fiammelle di speranza disperdano le tenebre della guerra. Preghiamo e aiutiamo i cristiani a rimanere in Siria e Medio Oriente come testimoni di misericordia, perdono e riconciliazione. (..) E che Dio perdoni coloro che fanno la guerra, coloro che fanno le armi per distruggerci e che converta i loro cuori. Preghiamo per l’amata Siria.”
E nell’amata Siria di Papa Francesco ricordiamo l’opera instancabile dei Fratelli Maristi. Sono rimasti sin dall’inizio del conflitto, e sono impegnati costantemente ad accogliere, confortare e sostenere i tantissimi bambini e famiglie che hanno perso tutto. Migliaia di persone costrette a vivere sempre più numerose nei campi dove i Maristi riescono a portare acqua, cibo, abiti, medicine.
E i Fratelli lavorano anche per dare ai piccoli la possibilità di giocare e di avere un’educazione, in questo tempo sospeso dove la normalità è un ricordo lontano.
Ci uniamo al gesto del Santo Padre e accendiamo una fiamma in nome della speranza per una vita migliore di questi bambini, che possano tornare ad essere bambini, soprattutto a Natale.