Ascoltando le voci dei bambini e delle bambine Maristi di Kiribati, difendiamo la giustizia climatica alle Nazioni Unite
FMSI, il segretariato di Solidarietà – CMI ed Edmund Rice International presentano una dichiarazione orale sulle urgenti sfide climatiche e dei diritti umani che affronta Kiribati durante la 60ª sessione del Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU
Edmund Rice International (ERI), FMSI – Fondazione Marista per la Solidarietà Internazionale, e il Segretariato di Solidarietà – CMI dei Fratelli Maristi hanno unito le forze per presentare una dichiarazione orale su Kiribati durante l’adozione del Esame Periodico Universale (EPU) del paese alla 60ª sessione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. La dichiarazione si concentra sulle realtà interconnesse del cambiamento climatico e della sovrappopolazione, e sul loro impatto sui diritti e sulla dignità del popolo di Kiribati.
Fondamentale, la presentazione EPU e la dichiarazione orale si basano sulle voci dei bambini e della bambine e dei giovani Maristi di Kiribati, che hanno condiviso in prima persona le loro preoccupazioni su come il cambiamento climatico stia minando la loro vita quotidiana, le opportunità future e la continuità della loro cultura, lingua e tradizioni. Attraverso sessioni di ascolto guidate e un coinvolgimento costante con scuole e gruppi giovanili, le loro testimonianze hanno contribuito a definire le priorità presentate al Consiglio.
Ciò riflette il nostro impegno per la partecipazione dei bambini e delle bambine: porli non solo al centro degli sforzi di protezione, ma anche al tavolo dove si prendono le decisioni.
La coalizione ha accolto con favore il dialogo costruttivo di Kiribati con i partner internazionali per attuare il Piano di Attuazione Congiunto per il Cambiamento Climatico e la Gestione del Rischio di Disastri 2019–2028, riconoscendo gli sforzi del Governo ma sottolineando l’urgenza di misure che tutelino sia le persone che la cultura. La dichiarazione evidenzia il grave rischio di perdita territoriale dovuto all’innalzamento del livello del mare e la conseguente minaccia di una “perdita irreparabile” di tradizioni, lingua e identità — soprattutto per i bambini, le bambine e i giovani che erediteranno le conseguenze delle scelte politiche di oggi.
I gruppi hanno inoltre richiamato l’attenzione sulle pressioni legate ai diritti umani create dagli spostamenti interni indotti dal clima, che spingono le famiglie dalle isole esterne verso South Tarawa in cerca di servizi. La densità abitativa risultante mette sotto pressione alloggi, agricoltura, assistenza sanitaria e servizi igienici, aumentando la vulnerabilità alle epidemie e aggravando le disuguaglianze socio-economiche per i più vulnerabili.
Accogliendo con favore l’accettazione di diverse raccomandazioni su questi temi, la dichiarazione invita a due passi concreti:
- Un piano d’azione congiunto ONU–Kiribati sulla migrazione climatica che salvaguardi i diritti culturali;
- Investimenti per migliorare le condizioni di vita nelle isole esterne — includendo opzioni innovative come la creazione di terre artificiali — per ridurre la sovrappopolazione dannosa a Tarawa.
L’appello di ERI, FMSI e del Segretariato di Solidarietà – CMI è in linea con l’esito complessivo del EPU per Kiribati. In questo ciclo, il paese ha ricevuto un numero significativo di raccomandazioni in ambiti come azione climatica, sicurezza alimentare, salute ed educazione — riflettendo il riconoscimento, da parte della comunità internazionale, che i diritti umani e la resilienza climatica sono inseparabili per le nazioni insulari del Pacifico a bassa altitudine.
Questo intervento si basa sulla precedente attività di advocacy della coalizione con e per i giovani di Kiribati, documentando come il degrado ambientale, il sovraffollamento e la scarsità di servizi si intreccino con i diritti dei bambini, delle bambine e le opportunità educative. Le prospettive dei bambini e delle bambine hanno ispirato sia la presentazione scritta del EPU che la dichiarazione orale pronunciata durante l’adozione dei risultati.
Premi qui per ascoltare la dichiarazione.




