FMSI e il Segretariato di Solidarietà – CMI partecipano alle Pre-Sedute UE per Ruanda, Libano e Australia
Coinvolgere le voci dei bambini e delle bambine alla discussione
FMSI e il Segretariato di Solidarietà – CMI hanno partecipato alle Pre-Sedute UE per Ruanda, Libano e Australia. Queste pre-sedute rappresentano un momento chiave nel processo dell’Esame Periodico Universale (EPU), durante il quale la società civile ha l’opportunità di presentare raccomandazioni alla Delegazione dell’Unione Europea con sede a Ginevra. Tali raccomandazioni mirano a influenzare il dialogo finale tra ONU e governi esaminati, garantendo che le questioni di diritti umani più urgenti siano evidenziate e affrontate.
Nelle ultime settimane, FMSI e il Segretariato di Solidarietà – CMI hanno condotto consultazioni con giovani studenti provenienti da diverse opere sociali mariste in Ruanda, Libano e Australia. Questi studenti hanno contribuito direttamente alla stesura dei rapporti EPU dei rispettivi paesi, le loro voci sono state al centro delle presentazioni odierne. Coinvolgendo i giovani in maniera partecipativa, ci siamo assicurati che le loro preoccupazioni e speranze fossero riflettute e prioritarie durante questo importante processo internazionale.
Per il Ruanda, i temi chiave sollevati dagli studenti si sono concentrati sull’istruzione e sulla protezione dell’infanzia. Gli studenti hanno sottolineato che tutti i bambini e le bambine, indipendentemente dal loro contesto di provenienza, dovrebbero avere accesso all’istruzione primaria e secondaria. Molti bambini e bambine in Ruanda affrontano ancora ostacoli significativi all’istruzione a causa della povertà, degli spostamenti forzati o della mancanza di documentazione. Uno studente ha affermato: “Ogni studente, indipendentemente dalla propria provenienza, merita un accesso equo a un apprendimento di qualità per poter raggiungere il proprio massimo potenziale”.
Oltre all’istruzione, gli studenti hanno evidenziato la necessità di rafforzare le misure di protezione dell’infanzia, per garantire che i bambini e le bambine siano sicuri, protetti e possano crescere e prosperare. Le raccomandazioni includono il rafforzamento dei sistemi di protezione dell’infanzia e l’ampliamento dei servizi di supporto psicologico e di salute mentale per bambini, bambine e adolescenti.
I bambini, le bambine e i giovani del Libano hanno condiviso le loro preoccupazioni riguardo all’istruzione, all’accesso ai documenti e al benessere generale. Gli studenti hanno richiesto un’istruzione gratuita e di qualità per tutti, indipendentemente dalla nazionalità o dallo status legale, in particolare per gruppi vulnerabili come rifugiati e bambini e bambine migranti. “Vogliamo un’istruzione vera, non solo un posto dove sedersi. Sistemate le scuole, formate gli insegnanti e forniteci trasporto per poter frequentare”, ha condiviso un giovane durante la consultazione.
Un’altra problematica critica evidenziata è stata la mancanza di documenti, che impedisce a molti bambini e bambine l’accesso all’istruzione e ai servizi essenziali. La raccomandazione è chiara: fornire documenti di identificazione a tutti i bambini e bambine, garantendo che possano partecipare pienamente alla società e accedere a servizi come istruzione e salute. Come ha espresso uno studente: “Alcuni di noi non hanno nemmeno documenti legali, il che significa che non possiamo iscriverci a scuola, lavorare adeguatamente o muoverci liberamente”.
Infine, i bambini e le bambine hanno sottolineato l’importanza di riconoscere il valore di ciascun individuo al di là dello status sociale, della religione o del livello educativo. Questo invito all’inclusione e al rispetto della dignità di ogni persona è un tema centrale delle raccomandazioni.
In Australia, le principali preoccupazioni si sono concentrate sulla delinquenza giovanile, la protezione dei minori online e i diritti di rifugiati e richiedenti asilo. Gli studenti erano particolarmente preoccupati per l’alto tasso di recidiva tra i giovani trasgressori e per la mancanza di programmi sufficienti di riabilitazione e reinserimento. Hanno raccomandato di ampliare i programmi di salute mentale per i giovani incarcerati e rafforzare il supporto per coloro che sono stati recentemente rilasciati. “Imparare invece di essere costretti al lavoro minorile” è stata una delle dichiarazioni più potenti dei giovani durante il processo di consultazione.
Inoltre, gli studenti hanno richiesto una maggiore protezione online dai danni dei social media, inclusa la verifica dell’età per le piattaforme e l’implementazione di filtri sui contenuti più rigorosi. Come ha sottolineato uno studente: “Molti di noi sono esposti a contenuti dannosi online e abbiamo bisogno di strumenti migliori per proteggerci”.
Infine, gli studenti hanno espresso preoccupazione per rifugiati e richiedenti asilo, chiedendo un miglior accesso all’istruzione, supporto finanziario e servizi di salute mentale per i giovani rifugiati. La loro raccomandazione è stata che il governo australiano fornisca un supporto più completo, garantendo che possano vivere in maniera indipendente e prosperare nella società australiana.
Attraverso queste consultazioni, FMSI e il Segretariato di Solidarietà – CMI ha garantito che i bambini, bambine e i giovani di Ruanda, Libano e Australia non siano solo ascoltati, ma abbiano anche un ruolo attivo nella definizione delle politiche che influenzeranno il loro futuro. Presentando le loro raccomandazioni nelle Pre-Sedute UE, l’obiettivo è assicurarsi che le loro preoccupazioni ricevano l’attenzione che meritano nel processo EPU.
